Sarà pubblicato nei prossimi giorni il decreto interministeriale previsto dall'art. 5 del D.lgs. 109/2012 con le disposizioni di dettaglio riguardanti le procedure di "emersione".

Secondo le indiscrezioni che trapelano dagli uffici, le domande si presenteranno via internet, attraverso il sito del ministero dell’Interno, come nel 2009. Nel modulo elettronico verranno indicati i dati di datore e lavoratore, quelli relativi al contratto e si autocertificheranno il reddito e la data di inizio del rapporto pregresso  (almeno dal 9 maggio 2012).
Il contributo forfetario da mille euro dovrà essere versato utilizzando uno specifico modello “F24 versamenti con elementi identificativi” che verrà pubblicato sui siti dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps e del Viminale; in caso di inammissibilità o rigetto della domanda i soldi non verranno restituiti.
Per regolarizzare un lavoratore, il datore (persona fisica o impresa) dovrà dimostrare un reddito o un fatturato non inferiore ai 30mila euro;: 20mila euro annui per chi mette in regola lavoratori domestici se nel nucleo familiare c’è un solo percettore di reddito, altrimenti 27mila. Il reddito minimo non è richiesto ai datori di lavoro non autosufficienti che presentano la domanda di emersione per una badante.
Il pagamento dei sei mesi di arretrati, che verranno calcolati tenendo conto dei minimi retributivi, verrà autocertificato da una dichiarazione congiunta di datore e lavoratore. Solo dopo aver dimostrato di aver saldato tutti i debiti pregressi anche in campo contributivo si potrà procedere con la regolarizzazione.
La prudenza è d'obbligo, trattandosi di indiscrezioni.
[bm]